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IL MIO PERCORSO
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Bolivia
La Bolivia non è un paese caro. Chi viaggia con pochi soldi calcoli di spendere circa US$15 al giorno; mentre chi sceglie alberghi più comodi e mangia al ristorante non spenderà molto più di US$20-30 al giorno. Per vivere con tutti i comfort si spendono più di US$35 (e si potrà facilmente raggiungere le cifra di US$150). Di norma la miglior valuta da portare è il dollaro americano, che è la sola valuta straniera accettata in tutta la Bolivia. La moneta dei paesi confinanti può essere cambiata nelle zone di frontiera e in alcune casas de cambio di La Paz. Tutte le casas de cambio cambiano i dollari in contanti e alcune anche i travellers' check. Spesso la valuta si può anche cambiare in agenzie di viaggi, gioiellerie, negozi di elettrodomestici e farmacie. Quando cambiate chiedete banconote di piccolo taglio perchè ci sono sempre difficoltà con i resti. Nelle città più grandi si possono usare le carte di credito. Visto: Consigli:
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Jaime
Saenz (La Paz 1921-1986), voce inconfondibile della Bolivia andina, trascorse
l'intera esistenza a La Paz, da cui si allontanò soltanto per un
viaggio in Germania nel 1938. Anticonformista e senza professione, preferì
i bassifondi della città indigena e meticcia ai circoli letterari
ufficiali. Outsider della letteratura latinoamericana, mito per le giovani
generazioni boliviane, poète maudit, aparapita e stregone. Ha pubblicato:
El escalpelo (1955), Muerte por el tacto (1957), Aniversario de una visión
(1960), Visitante profundo (1964), El frío (assieme a Muerte por
el tacto e Aniversario de una visión, 1967), Recorrer esta distancia
(1973), Obra poética (1975), Brickner e Las tinieblas (1978), Imágenes
paceñas (1979), Felipe Delgado (1979), Al pasar un cometa (1982),
La noche (1984), Los cuartos (1985). In Italia è stata tradotta
la sua raccolta di versi Percorrere questa distanza (Crocetti Editore,
2000, collana Lèkythos 30). "Felipe Delgado, Crocetti Editore
2001, collana Cosmos diretta da Martha Canfield. Pubblicazioni postume:
Vidas y muertes (1986), La piedra imán (1989), Los papeles de Narciso
Lima-Achá (1991), Obras inéditas (1996), Recorrer esta distancia,
Bruckner e Las tinieblas (1996). Nessuno ama Nessuno ama e sono le cose che amano, quando guardo il mondo e i venti, suntuoso batte il mio cuore nell'angoscia vedo gli esseri soli e straniati dal mondo, esploro e arrischio per loro sul nascere e non amano e non vogliono restare, transitano ed io sono il loro unico amico. Fin dalla solitudine le cose mi amano, in questa sterile regione io mi lamento per non ascoltare il tuo sospiro e non essere acqua per non guardare il suono, e mi lamento per il sofisma che m'impone l'amore che le cose mi portano; ascolto il mormorio con cui si amano e si perde nei vuoti che hai lasciato al tuo passaggio. Mi nascondo nell'immobilita' e a me ti aggrappi, e mi muovo e te ne vai - e si sorridono le cose, il corno e la tromba, e cantano canzoni. note biografiche e testo riassunto da www.crocettieditore.com |