NOTIZIE
UTILI
Visto:
i cittadini italiani non hanno bisogno del visto e possono soggiornare
in Honduras per un periodo di 90 giorni. Tuttavia, consigliamo ai nostri
concittadini che intendano visitare il paese con un transito negli Stati
Uniti di raccogliere informazioni approfondite sulle normative che regolano
i visti statunitensi. Per informazioni, v. la sezione relativa della
Microguida EDT / Lonely Planet o consultare direttamente il sito Internet
dell'Ambasciata americana
L'Honduras è una destinazione molto economica: con US$30 al giorno,
o persino meno, i viaggiatori che dispongono di poche risorse potranno
consumare tre pasti e pernottare in camere relativamente pulite. Nelle
grandi citt à gli spendaccioni riusciranno a vivere con US$60
al giorno, calcolando uno o due pasti con varie portate. La maggior
parte delle attivit à commerciali tratta i propri affari esclusivamente
in lempira e il dollaro statunitense è l'unica valuta estera
che si cambia con facilit à; lontano dalle zone di confine è
difficile persino cambiare le banconote del Guatemala, di El Salvador
e del Nicaragua. La Lloyd's Bank di Tegucigalpa cambia la valuta canadese
e quella inglese; i tassi di cambio del mercato nero sono generalmente
paragonabili a quelli delle banche. La maggior parte degli abitanti
dell'Honduras non ha l'abitudine di dare la mancia, che è invece
pi ù comune nelle zone frequentate dai turisti: di solito si
va da qualche spicciolo al 10% del conto. Anche la pratica del mercanteggiare
non è diffusa come in altri paesi dell'America Latina, ma nei
mercati all'aperto riuscirete forse a risparmiare una lempira o due.
I
NUMERI MAYA
Il
Campo per il gioco della palla
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ITINERARIO
-Ingrandisci Carina -
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COPAN
Il Popolo
Maya la sua Storia i suoi misteri
Dichiarato
nel 1980 dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, l'antica città
Maya di Copan è considerata l'Atene del nuovo mondo. La storia
di questo fantastico popolo è stato suddiviso dagli storici in
tre fasi:
Preclassico
(2000 a.C. al 250 d.C.)
Classico (250 d.C. al 900 d.C.)
Tali fasi furono caratterizzate dalla presenza di quattro distinti popoli
che ne caratterizzarono la storia e la cultura: gli Olmechi , i Teotihuacan,
i Toltechi e gli Aztechi.Postclassico (900 d.C. al 1519) La
Storia dei Maya ha inizio nell'area meridionale del Messico, ovvero
negli attuali stati federali del Chiapas, del Quintana Roo, del Campeche,
dello Yucatan, nel Guatemala e nel Belize (ex Honduras britannico).
I
Numeri:
Maya calcolavano con un sistema vigesimale. Il sistema di scrittura
dei numeri era quello punto e linea
.. _______
Lo zero veniva identificato con simboli di occhi o conchiglie.
I Maya conoscevano la valenza del sistema posizionale e quindi erano
in grado di scrivere cifre di qualsiasi valore. Le unita' , le ventine,
non venivano posizionate come il nostro sistema decimale in orizzontale,
bensi' in verticale e il valore delle posizioni aumentava dal basso
verso l'alto. Quasi la totalita' delle iscrizioni registrano i giorni
del "Conto Lungo" (Calendario Civile) secondo il quale era
importante il Tun cioe' l'anno di 360 (+5) giorni diviso in 18 (+1)
"mesi". Per questa ragione nelle iscrizioni la terza posizione
indica un multiplo di 18 e non di 20.
Lo
Sterminio Di Una Civiltà.
1517:Hernandez
de Cordoba , dopo aver conquistato le isole di Cuba e di Hispaniola
(Haiti / Repubblica Dominicana), alla continua ricerca di territori
ed oro, continuo' sbarcando su un'isola presso la costa nordorientale
dello Yucatan. Gli "Invasori" per la prima volta ebbero l'impatto
visivo di costruzioni non più costruite con paglia e legno, ma
complessi edificati in pietra e di strutture complesse. Furono ritrovati
monili d'oro e idoli dalle forme femminili e l'isola fu battezzata l'Isola
Delle Donne. Continuando la sua espansione, ed incoraggiato dal ritrovamento
di oro, Cordoba continuo' la sua ricerca spostandosi verso lo Yucatan
dove avvenne il primo scontro con le popolazioni indigene che riuscirono
a infliggere grosse perdite agli invasori. Cordoba perì in questi
scontri.
Continuarono
la sua "opera"
1518: Juan de Grijalva
1525: Hernan Cortes
1527: Francisco de Montejo
1542: Montejo il Giovane che riuscì a piegare ogni forma
di ribellione e fondo' Merida s 1562- Il Vescovo Diego De Landa continuo'
in nome di Dio e della evangelizzazione la distruzione etnica. Il Vescovo,
per sconfiggere l'idolatria utilizzò strumenti quali tortura
, omicidi , e distruzione totale di tutto ciò che potesse essere
tramandato. Diego De Landa, però, ci ha tramandato una preziosissima
testimonianza scritta, un'opera che delinea in maniera precisa l'ultima
fase dell'antica civiltà dello Yucatan.
Zona
geografica della civilta' Maya

Il
sangue
-
Il
sangue, veniva posto, al pari dell'acqua, alla base della vita. Il
suo scorrere e fluire rappresentava lo scorrere dell'universo ed era
una delle molteplici chiavi per giungere al "divino
-
I
Maya, ed in specifico, i Re ed i Sacerdoti, durante alcuni tipi di
cerimonie, si procuravano lacerazione e tagli (in special modo sugli
organi sessuali) per permettere la fuoriuscita di questo prezioso
fluido. (Autosacrificio)
-
Molti
sono gli elementi iconografici per la rappresentazione del sangue,
ed alcuni hanno in comune la presenza delle perle
-
Il
simbolo più complesso è rappresentato da un drago, un
essere mostruoso con un muso molto accentuato e con la bocca adornata
di perle. Il simbolo più ricorrente è, invece, un cilindro
dai contorni frastagliati di perle, nel quale è possibile ammirare
i glifi dei colori blu, giallo e rosso o di quelli dei materiali preziosi
come la giada o l'osso.
L'Autosacrificio
Esite
un glifo che in particolare esprime questa pratica: quello che letteralmente
significa "la fuoriuscita di sangue, Tale pratica era riservata
in special modo ai Re ed ai Sacerdoti che "dovevano" innalzarsi
al cielo. Questo
rito, consisteva per gli uomini nel perforare il pene con spine o oggetti
aguzzi di ossidiana, per poi far passare nei fori praticati alcuni steli
di paglia; nelle donne i punti da perforare erano la lingua e le labbra.
Durante questo rito si cadeva in uno stato di trance e si viveva un'esperienza
allucinatoria, dato che si faceva uso anche di sostanze stupefancenti
L'allucinazione e lo stato di stordimento, dovevano portare alla visione
del Serpente Sacro, simbolo stesso del sangue versato, che secondo i
Maya era il mezzo mediante il quale i mortali potevano stabilire un
contatto con il mondo "superiore" e con quello "inferiore"
di Xibalba'
Il gioco della Palla
Questo
"gioco" era considerato divinatorio dai Maya. I sacerdoti,
quali intermediari con le divinità, interpretavano il futuro
in base all'andamento della partita. Il solo popol-vuh rimamane come
unica fonte americana che va a ricordare l'antichissima origine ed il
simbolismo del gioco della pelota. Il recinto del terreno di gioco,
aveva la forma di una H ed era sovrastato da gradini e da muri di pendenza
molto accentuata. Molto spesso il campo da gioco era orientato da nord
a sud , l'area di gioco andava a rappresentare il cosmo, mentre il sole
veniva rappresentato dalla palla di cauciù. Il gioco non aveva
le stesse caratteristiche nelle varie aree geografiche, ma il più
delle volte consisteva nel far passare la palla attraverso alcuni anelli
di pietra della forma di serpente (potenze telluriche) o di testa di
uccello (potenze celesti), fissati a varie altezze.
Si giocava con due squadre che rappresentavano la luce e l'ombra ed
ogni giocatore rappresentava una divinità, ornandosi con gli
elementi che la contrastinguevano.Il gico era molto violento e i giocatori
potevano toccare la palla solo con i fianchi, il ginocchio e il gomito
destro. Molte fonti affermano che il capitano della squadra vincitrice
veniva immolato al termine della partita, ma di certo non si conosce
ancora la verità visto che si voleva simboleggiare il privilegio
di salire al mondo cosmico. Il gioco era molto violento, e lo divenne
ancor più quando grazie agli "invasori" tale gioco
fu utilizzato per le scommesse.
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