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PROPOSTE PROGRAMMATICHE  PER LO SVILUPPO TURISTICO
 
DI SAN LORENZO BELLIZZI E PAESI LIMITROFI

Costantino Faillace


Premessa

 

Prima di passare ad elencare le proposte per lo sviluppo integrato di San Lorenzo e dei paesi limitrofi, é doveroso esprimere il compiacimento per le iniziative che hanno lentamente portato San Lorenzo a cambiare faccia, trasformandolo da un piccolo paese di sapore antico ed arretrato ad un piccolo centro alla ricerca del bello e del nuovo. Il merito va senza meno a tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi quaranta anni. 

 

Certo, San Lorenzo di oggi é ben lontano dal San Lorenzo triste, povero e sofferente degli anni quaranta, quando io lo lasciai! È stato fatto tanto progresso, a cominciare dalla strada asfaltata, alla pavimentazione delle stradine del paese, all’illuminazione, al rimboscamento, alla quasi stabilizzazione della frana con varie strutture di drenaggio e di palificazione, ed alla costruzione di tanti appartamenti allo Sgrotto dove parte della popolazione fu trasferita. Il paese, inoltre, é stato abbellito con mini giardinetti e con dei murali. Iniziative private ne sono anche sorte, quali l’apertura di tre ristoranti e di due agriturismi, oltre  a vari negozi. Gli animali domestici sono stati relegati alla periferia del paese e si spera che vengano allontanati del tutto.  Le case abitate sono state ingentilite con fiori e piante. Anche gli altri paesi a noi vicini hanno fatto enormi progressi e sono orgogliosi del benessere raggiunto.

 

Tutto questo non è stato sufficiente per arrestare il progressivo spopolamento del paese causato dalla migrazione dei giovani, in cerca di maggiori guadagni e più conforti.

La traiettoria decrescente della popolazione del paese è riportata da Wikipedia, l'enciclopedia libera, basata su dati INSTAT:

 San Lorenzo Bellizzi della provincia di Cosenza è un comune di 812 abitanti.

 Abitanti censiti nel 2001 erano 904 (vedi grafico.)”

PROGRAMMI PER LA VALORIZZAZIONE DI SAN LORENZO

E DELLA ZONA CIRCOSTANTE

 

Lo scopo delle proposte qui presentate è di contribuire con idee e suggerimenti alla valorizzazione del territorio, tenendo conto dei molteplici aspetti, non solo morfologici ed ambientali ma anche culturali, di cui si distingue il nostro bellissimo territorio. Sento doveroso chiarire che non ho la pretesa di sostituirmi agli amministratori dei paesi considerati; sono loro i legittimi responsabili della programmazione, essendo stati eletti dal popolo.  La mia idea di sviluppo e le  prospettive di integrazione di San Lorenzo con i paesi vicini, sono nate da sensazioni che provo ritornando a San Lorenzo da lontano, sensazioni che forse appaiono più evidenti a me  che a chi vive tutto il tempo nel territorio. Io stesso ho “scoperto” le bellezze di San Lorenzo dopo aver girato il mondo, ed ogni volta che ritorno ammiro sempre più queste stupende montagne.

Spero che quanto suggerito possa animare un vivo dibattito fra gli amministratori dei paesi vicini, finalizzato alla scelta di proposte di progetti per la valorizzazione l’intero territorio.

È mia convinzione, infatti, che lo sviluppo socio-economico e culturale di San Lorenzo e dei paesi circostanti potrà avvenire solo mediante una serie di programmi e progetti da concordare e strutturare con la partecipazione congiunta dei paesi interessati. La fattibilità dei programmi dovrà, ovviamente, essere poi comprovata dai risultati di indagini socio-economiche ed ambientali. È sulla base d tali risultati che gli organismi interessati allo sviluppo potranno decidere se finanziare le opere proposte.

Le idee qui esposte, furono da me presentate, discusse ed approvate dai sindaci dei paesi vicini in vari incontri tenuti presso la sede del nostro comune nel 2005 e 2006. Poi. per motivi di cui non sono a conoscenza, non ebbero seguito fino al 2007,  quando il comune di Civita, sempre interessato ad innovazioni, si responsabilizzò di riproporle nel promuovere l’Ecomuseo della Valle del Raganello. I partecipanti all’ecomuseo sono San Lorenzo, Cerchiara, Francavilla, Civita, Alessandria del Carretto e Plataci. Terranova del Pollino, già  nella proposta originaria, non venne inclusa.

 

L’Ecomuseo della Valle del Raganello è un’idea vincente e si spera che i sindaci interessati la sostengano con impegno, mettendo a disposizione i fondi necessari per realizzarla. Un primo documento programmatico, grazie anche alla collaborazione dell’Università di Ferrara, è stato già prodotto ed è disponibile. Un grande impulso all’attuazione di tale idea è stato dato dalla Dottoressa  Stefania Emmanuele, Assessore alla Cultura di Civita, che fermamente crede e s’impegna per realizzarla, pur con carenti disponibilità finanziaria.



 Campanile di San Lorenzo, in attesa del “risveglio”

 

Sviluppo Integrato coi Paesi Vicini

La prima parte di questa mia proposta include programmi e progetti che interessano San Lorenzo ed i sei paesi limitrofi, la seconda parte, che verrà inviata in seguito, si riferisce solo a proposte per San Lorenzo da inserite, auspicalmente, in futuri programmi di sviluppo.

Con l’avviare di un nuova fase di sviluppo per Sa Lorenzo, si spera che l’orologio della torre campanara, fermo da anni alle ore 7.05,  possa ripartire e, con i suoi rintocchi, svegliare la gente, invogliandola al andare a lavorare nei loro campi, come una volta!

 Lo sviluppo turistico di San Lorenzo può avvenire, come già accennato, solo se i programmi ed i progetti per San Lorenzo avranno anche una valenza anche per i paesi vicini, giacché é da una mutua collaborazione ed integrazione che sarà possibile strutturare quelle opere che avranno finalità ed interessi compartiti. Questo spirito, inoltre, aiuterà ad eliminare gelosie e possibili lotte, spesso motivate da sterili campanilismi, di certo non apprezzati dalle istituzioni governative incaricate di finanziare i costi per lo sviluppo. Il buio avvolge ora San Lorenzo ma la speranza che l’orologio riprenda a funzionare è molto viva.

                                                                           

Il territorio dei sei paesi da consorziare, é un’unità geografica ben definita dal punto di vista naturalistico, culturale e sociale. Le sue stupende bellezze naturali, costituiscono il cuore stesso del Parco del Pollino. Il suo sviluppo dovrebbe essere un modello da riproporre, possibilmente, ad altre area del Parco.

   Per una buona coordinazione delle attività programmate sarà necessario creare un Comitato Intercomunale (possibilmente sotto la responsabilità della proposta autority dell’’Ecomuseo Valle del Raganello) col compito principale di decidere su comuni strategie di sviluppo turistico e sociale in modo coordinato, per poi essere  approvate dalle amministrazioni dei singoli paesi interessati, prima di inoltrarle all’attenzione dell’autorità competenti, tra cui l’Ente Parco del Pollino, la Comunità Montana dell’Alto Ionio, la Provincia di Cosenza e la Regione Calabra, a seconda delle responsabilità specifiche di tali istituzioni. Non escludendo la Comunità Economica Europea per un probabile finanziamento.   

 

Compiti Comitato Intercomunale

I compiti principali di tale comitato, in grandi linee, sono: l’elaborazione di proposte e programmi di interesse comune ai paesi menzionati, la coordinazione fra i possibili programmi, la valutazione ed assistenza operativa nel corso delle attività programmate ed, infine la valutazione dei risultati. I principali programmi dovrebbero includere:

  1. Il miglioramento della viabilità intercomunale,
  2. la promozione di eventi culturali
  3. l’organizzazione di escursioni paesaggistiche, culturali e scientifiche, secondo gli interessi dei partecipanti.


A) Miglioramento della Viabilità Intercomunale

 

Le strade asfaltate che collegano i centri sopraindicati hanno un grande valore paesaggistico

per le spettacolari viste panoramiche.

Lo stato attuale di tali strade é soddisfacente. Ma, in  alcuni casi, é necessario collegarle con delle “bretelle” per accorciare le distanze e per raggiungere punti panoramici di particolare interesse. Si tratta generalmente di piccoli tratti dell’ordine di 3-4 km in linea d’aria, ove già esistono stradine rudimentali usate da veicoli a quattro ruote motrici.  I tratti da considerare sono i seguenti:

Strada San Lorenzo – Falconara-  Terranova del Pollino,

Questa strada é di grande importanza per collegare la zona compresa fra Terranova di Pollino-Francavilla sul Sinni con il golfo di Sibari, sbocco naturale di tale entroterra. Il progetto, dopo un incerto inizio, è stato fermato da più di un anno. La realizzazione di tale strada interessa non solo Terranova e San Lorenzo, ma anche Cerchiara e Francavilla, giacché quest’ultime verrebbero beneficiate dall’incremento del flusso turistico dall’entroterra lucano e pugliese verso il mare. Per il collegamento mancano solamente 8-9 km da


Serra Scorsillo con vista su terranova

2)Strada San Lorenzo - Santa Venere – Francavilla Marittima,
Questa strada é di grande importanza per San Lorenzo in quanto accorcia la distanza per Francavilla di circa 10 km.  Il percorso, inoltre, ha un dislivello minore e con meno curve della strada per Cerchiara. Negli ultimi due anni è stata leggermente allargata e bitumata, resta da completare la sezione più prossima a San Lorenzo. Attualmente è percorribile da macchine piccole ma è necessario ampliarla per permettere un più facile percorso dal mare verso i nostri splendidi monti. Sarebbe pertanto  necessario ampliare la sezione che parte dalla base della Timpa di Monte Sant’Angelo fino a Francavilla, un percorso di  circa 15 km. I maggiori beneficiari, comunque, sono i “pendolari” che da San Lorenzo si recano giornalmente per motivi di lavoro, per affari o per balneazione, nei centri costieri del Golfo di Sibari e per altre destinazioni.
I turisti amanti delle nostre belle montagne, ne verrebbero facilitati, facendo “Mare e Monti”, raggiungendo in poco più di mezz’ora, le bellissime spiagge del Golfo di Sibari, ove le attrazioni non sono solo di natura paesaggistica, balneare e gastronomiche, ma anche culturali, con i tanti eventi in programma durante il periodo estivo.

3)Collegamento Santuario Madonna delle Armi – Francavilla Marittima (3 km circa in linea d’aria)
Il bellissimo Monte Sellaro ed il Santuario della Madonna delle Armi, sono una grande attrazione per chi vuole fare un turismo breve, semplice ed a contatto con la natura. Il collegamento del Santuario con Francavilla Marittima già esiste, ma nei primi chilometri  vi è una pista rudimentale che dovrebbe essere ampliata ed asfaltata per rendere il percorso più sicuro e più rapido.
Dal Santuario si gode una vista spettacolare sulla pianura di Sibari e sul suo golfo; il mare, di un blu intenso, appare quasi a portata di mano! Il Monte Sellaro, sui cui é arditamente incastonato il Santuario della Madonna delle Armi, offre una vista straordinaria sulla pianura di Sibari ed il suo golfo. Potrebbe costituire una grande attrazione per scalatori, rocciatori, e per gli amanti del volo col deltaplano. se fosse meglio  conosciuto.



 Il Santuario della Madonna delle Armi



Cima a Monte Sellaro, dove anche le vacche vanno per ammirare il bellissimo panorama sul Golfo di Sibari

4)Collegamento San Lorenzo con la Pedemomtana asfaltata Bifurto – Plataci
Questa vecchia pista panoramica, lunga 4-5 km, che parte dallo Sgrotto e raggiunge la pedemontana, agibile solo per piccoli veicoli a quattro ruote motrici, ancora usata da qualche coraggioso, dovrebbe essere ampliata e stabilizzata, per un collegamento rapido con punti di interesse paesaggistico della Serra di Paola, Monte Sparviero, Alessandra del Carretto e Plataci. I primi veicoli che sono arrivati a San Lorenzo, alla fine degli anni cinquanta, percorrevano questo disagiato tragitto.

5)Collegamento Alessandra del Carretto con la strada Bifurto -  Plataci
San Lorenzo é a solo pochi chilometri in linea d’aria da Alessandra del Carretto, frequentemente visitata nel passato da mulattieri per un fertile scambio dei prodotti agricoli fra i due paesi. La strada asfaltata che unisce questi due centri è lunga oltre 70 km, con tantissime curve, passa per Cerchiare, Trebisacce ed Albidona. Ampliando ed asfaltando solo 4-5 km, si potrebbe collegare Alessandra con la strada descritta al punto 4 con vantaggio non solo per Alessandra ma anche per San Lorenzo e Plataci. La distanza totale da San Lorenzo sarebbe di 20 chilometri invece di 70. Lungo questo percorso, chiamato “via delle fontane”, si incontrano varie sorgenti, che scaturiscono lungo la strada:, alcune di esse sono state “captate” ed  adeguatamente protette da muri  e munite, di abbeveratoi; altre, più semplici, scorrono naturali. Durante i mesi estivi, queste fonti invitano ad una sosta


Sorgente Fossa Lupara

B)Promozione di Eventi Culturali

Il Comitato Intercomunale dovrebbe, inoltre, avere anche il compito di coordinare le attività folcloristiche e culturali dei paesi collegati per evitare eventuali sovrapposizioni, e per una scelta dei programmi finalizza a mettere in risalto gli aspetti che caratterizzano i vari centri abitati. Per tali attività sarebbe opportuno creare un sub-comitato ad hoc selezionando, in collaborazione con le rispettive Pro-loco, i promotori e responsabili di tali iniziative.

Il Comitato Intercomunale, dovrebbe, inoltre, promuove, conferenze ed incontri su tematiche specifiche riguardanti la cultura, l’ambiente, la storia, l’arte, lo sviluppo, ecc...

Per il soggiorno dei turisti nei paesi consorziati, potrebbe essere necessario incrementare la ristorazione con beneficio per i proprietari di ristoranti, di agriturismo e di case da affittare, stabilendo tariffe adeguate ai servizi offerti.

C)Escursioni, Scalate, Esplorazioni di Grotte e Caverne, Voli con Deltaplano

Sono tante le escursioni che potrebbero aver luogo da San Lorenzo e dai paesi vicini, Il libro su San Lorenzo ne descrive ben ventiquattro, e se ne potrebbero aggiungere altre migliorando i percorsi.
Per raggiungere il Monte Sant’Angelo, la Serra di Paola, il Monte Sparviero, non vi ono problemi, in quanto ci si arriva con la macchina; per il Monte Sellaro, le tre “timpe”, che racchiudono San Lorenzo.é necessario, in alcuni casi, aprire sentieri riconoscibili con una segnaletica adeguata. Il Comitato Intercomunale potrebbe, di concerto con l'Ente Parco e col futuro Ecomuseo Valle del Raganello, farsi promotore della scelta, apertura e manutenzione di tali sentieri per escursioni con diverso grado di difficoltà. Le masse rocciose di natura calcarea offrono, infatti, percorsi con vari gradi di difficoltà che vanno dai più semplici, percorribili anche da ragazzi ed anziani, a quelli più estremi, praticabili solo da esperti rocciatori e scalatori. Alcune delle nostre montagne presentano anche condizioni favorevoli per voli con deltaplano o con altri velivoli manovrati dall'uomo senza ausilio meccanico. Questa attività sportiva si sta rapidamente sviluppando in Cima della Serra di Paola, San Lorenzo alla sua base
varie parti d'Italia, il percorso, fino in cima, è raggiungibile con strada. Questo è un punto mozzafiato, con vista a 360 gradi sul complesso del Pollino, sulla Valle del Raganello, sul Monte Sparviero e sul Golfo di Sibari. È un punto ideale per voli con deltaplano e parapendio.



Cima della Serra di Paola, San Lorenzo alla sua base

 

Un altro punto favorevole per voli con deltaplano e parapendio è dalla Timpa di Sant’angelo,  raggiungibile da S.Lorenzo in 7-8 km
Anche qui la vista è straordinaria; si estende a 360 gradi sul complesso del Pollino e sul Golfo di Sibari. Questa imponente bastionata ha anche importanza archeologica e speleologica per reperti trovati nelle sue grotte e cavità.

 

Spettacolare Canyon della Timpa del Demanio
Anche la cima di questa "Parete del Demanio" si può comodamente raggiungere con qualsiasi veicolo. La parete è quasi verticale, con un'altezza di oltre 600 metri dal fondovalle. Anche questo punto offre una vista mozzafiato ed a 360 gradi, Indimenticabile! Il paese sulla destra è Civita, dirimpettaio di questa imponente parete rocciosa. La distanza da Civita al punto più alto della Timpa (un cocuzzolo arrotondato) è una ventina di chilometri, mentre quella da San Lorenzo è circa dieci.
La parete del Demanio, presenta piccole faglie, lungo le quali si sono sviluppate grotte e caverne.


Spettacolare Canyon della Timpa del Demanio

 

Espolarazioni di Grotte e Caverne


Inghiottitoio dell'Abbisso del Bifurto

Parete della Timpa del Demanio

Le masse calcaree sono caratterizzate da un forte carsismo (foto sulla sinistra) con la presenza di doline, pozzi, caverne, inghiottitoi e grotte. L'Abisso del Bifurto, sulla destra, con i suoi 683 m, è localizzato nel comune di Cerchiara, a solo 6 km da San Lorenzo, è una delle cavità naturali più profonde d'Italia; è stata esplorata e descritta in vari documenti, ma non e attrezzata per essere visitata.


Vista dal Monte Sant'Angelo sulle Timpe di San Lorenzo, Timpa di Cassano
e sul Complesso del Pollino

Queste nostre montagne sono un vero paradiso per rocciatori, scalatori, ma anche per "trekkers", escursionisti ed amanti della natura come mostra questa stupenda vista dalla cima della cima del Monte Sant'angelo, sovrastante San Lorenzo.

D)Promozione di Gite Organizzate dalla Zona Costiera all'Entroterra

Gli hotel, le agenzie di viaggio e gli stabilimenti balneari lungo le spiagge del Golfo di Sibari, da Rocca Imperiale a Trebisacce, fino a Rossano Calabro, potrebbero vedere con interesse la possibilità di offrire gite organizzate ai loro clienti per rendere più piacevole il loro soggiorno e, possibilmente, estendere la loro permanenza. Gli itinerari per tali gite, concordati fra i comuni interessati, dovrebbe includere non solo le visite a punti di interesse paesaggistico ed ambientale del Parco del Pollino. ma anche ai suoi centri abitati, interessanti dal punto di vista delle tradizioni e della cultura.
La presenza di molte migliaia di vacanzieri lunghi le spiagge del Golfo di Sibari sono, infatti, una realtà da considerare. Se una minima parte di tale presenza venisse incoraggiata a visitare l'interessante entroterra, tutti i paesi menzionati, consorziati fra loro, potrebbero trarne benefici. Un promozione propagandistica, intelligente e ben presentata, potrebbe aiutare a far crescere la presenza di vacanzieri nei nostri territori.

Conclusioni

San Lorenzo, così come gli altri sei paesi, hanno tutte le possibilità per sviluppare un turismo intelligente, rispettoso dell'ambiente e delle tradizioni se, come più volte è stato accennato, le raccomandazioni ed i programmi proposti verranno presentati con spirito unitario dai paesi consorziati. Ciò contribuirà ad eliminare sterili campanilismi che apporterebbero solo difficoltà nella programmazione e comprometterebbero la possibilità di ottenere i necessari appoggi da potenziali organismi finanziatori quali la Regione Calabra, La Provincia di Cosenza, l'Ente Parco del Pollino e la Comunità Montana dell'Alto Ionio.
Si spera pertanto che l'auspicato Comitato Intercomunale (o un organismo con simili mansioni) possa essere presto creato e che inizi con entusiasmo i lavori per lo sviluppo turistico e culturale del nostro territorio. Le condizioni Naturali per tale sviluppo ci sono giacché, come è ben noto, l'area coperta dai sei comuni è di grande interesse naturalistico ed offre paesaggi di rara bellezza.