L'ASINO UN ANIMALE PARTICOLARE
Perché
non introdurre di nuovo l'asino nelle campagne di San Lorenzo Bellizzi ?"
Un territorio unico per un animale unico" un animale semplice, forte,
fedele che può aiutare a valorizzare e arricchire il nostro territorio.
L'asino negli anni passati ha sempre fatto parte della vita quotidiana dei
Sallorenzani. Era un animale indispensabile per quasi tutte le famiglie. Usato
per trasportare legna fieno pietre, usato per raggiungere villaggi vicini,
quando ancora l'automobile era un miraggio.
la sua natura forte e robusta, le sue abitudini sobrie e frugali, il suo carattere
ostinato, hanno sempre indotto l'uomo a trattarlo con minor cura e maggior
durezza che non gli altri animali domestici. Recenti studi hanno portato a
valorizzare e capire di più quest' animale ed è ormai noto che
il suo comportamento dipende in larga misura dal suo padrone: trattato e tenuto
bene si dimostra svelto, docile e operoso; altrimenti è pigro, ottuso
e testardo. L'asino tende ad essere dolce, riservato, affettuoso e paziente;
è capace di provare un reale affetto per coloro che lo trattano convenientemente
e riconosce il padrone senza esitazione, anche da molto lontano, dimostrando
con il suo comportamento di essere lieto di vederlo.
E' un'animale semplice che , si accontenta del foraggio più povero.
L'erba ed il fieno rifiutato dalle vacche, ad esempio, costituiscono per lui
una vera leccornia e, in caso di bisogno, si nutre di ortiche e di piante
spinose, per cui non ha costi elevato per il suo mantenimento basta un prato
e attenzione
Dotato inoltre di memoria eccellente, l'asino ricorda benissimo i luoghi frequentati
d'abitudine; se seguito con cura, poi, nonostante possa considerarsi adulto
già a due anni, raggiunge facilmente i 30 anni di età.
Purtroppo l'evoluzione tecnologica, lo sviluppo economico di molte zone rurali
e la diffusione di macchine agricole semplici ed efficienti rendono l'asino
sempre meno utile al suo tradizionale "datore di lavoro", cosicché,
soprattutto nei paesi industrializzati come l'Italia, questo animale rischia
sempre di più la sorte distinzione, cosa già avvenuta in molte
zone rurale del territorio del Pollino come è avvenuto a san Lorenzo
Bellizzi dove a oggi non esiste più un asino.
Le razze rimaste e salvate in Italia sono: L'asino di Martina Franca, l'asino
dell'Amiata, l'asino di Pantelleria, l'asino Ragusano, l'asino Sardo l'asino
dell'Asinara e l'asino Romagnolo In Italia. Attualmente in Italia ci sono
35 allevamenti, mancano in diverse regione, fra queste in Calabria,
La sua introduzione può essere un'idea e rivelarsi una mossa azzeccata
per portare e praticare un turismo alternativo. Il suo essere coccolone da
un lato e prudente dall'altro ci permette di usarlo in molte attività
legate al turismo verde, come il trekking someggiato, una pratica che stà
incontrando un grande favore, perchè permette sia di godere della compagnia
di questi animali dolcissimi, sia di vivere alcune ore immersi nella natura
delle nostre montagne, respirando aria pura e gustandosi una lunga camminata
al passo lento e misurato degli asini. Creare perché no! un allevamento
o una Cooperativa con l'obiettivo di produrre un bene di consumo farmaceutico
quale il latte di asina. Ogni anno in Italia nascono circa 15.000 bambini
con allergie gastrointestinali dovute a intolleranza al normale latte di mucca
e, per quelli che non possono essere allattati al seno, il latte d'asina che
ha caratteristiche simili a quello materno rappresenta una valida alternativa
per non far mancare un nutrimento essenziale alla crescita del neonato. Il
latte d'asina è infatti da molti considerato un "farma-food"
che risolve i problemi delle intolleranze al latte vaccino nell'età
neonatale, ma l'elevato contenuto in calcio lo rende estremamente utile tanto
per gli anziani affetti da osteoporosi che per le donne in menopausa.
Per le positive proprietà distensive della pelle dovute anche all'alto
contenuto di lisozima, conosciute ed esaltate nel corso dei millenni, il latte
d'asina è oggi richiesto anche in cosmetica sotto forma di crema da
giorno e da notte, come crema corpo utilizzata nei massaggi, come shampoo
che rende i capelli luminosi e più robusti e voluminosi, ma anche come
sapone detergente. Già ai tempi dell'antica Roma, infatti, il latte
d'asina era conosciuto per le sue proprietà contro le malattie e l'invecchiamento
della pelle tanto che uomini e donne di alto lignaggio erano soliti lavarsi
nel latte d'asina (lac asininum), come usavano fare Cleopatra e Poppea consorte
di Nerone. Tutto un'utopia? chi sa!!! Forse in futuro come nel passato sarà
un asino a Salvare San Lorenzo Bellizzi?
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